Il Ministero del Lavoro ha dettato le modalità per assumere o gestire infortuni durante il periodo di chiusura degli studi di consulenza del lavoro e le riportiamo dettagliatamente nell’allegato
Finanziaria 2022, modifiche tassazione reddito persone fisiche | info 2/2022
La Legge di Bilancio 2022 introduce, a decorrere dal periodo d’imposta 2022, modifiche rilevanti al regime di tassazione del reddito delle persone fisiche.
In sintesi:
- Riduce da 5 a 4 le aliquote IRPEF
- Modifica gli scaglioni di reddito
- Modifica la detrazione fiscale in base alla tipologia di reddito
- Modifica il trattamento integrativo
- Elimina l’ulteriore detrazione riconosciuta fino all’anno scorso ai titolari di reddito compreso tra 28mila e 40mila euro
- Introduce Assegno Unico Universale
Da evidenziare che le modifiche sono già operative dal 1° gennaio ma che la loro piena attuazione richiede chiarimenti operativi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
-
Aliquote e scaglioni IRPEF:
-
Detrazioni fiscali
Viene profondamente modificato il sistema di detrazioni fiscali.
Resta in vigore la detrazione per coniuge a carico, quella per altri familiari a carico e anche il trattamento integrativo ma solo per i titolari di reddito complessivo non superiore a euro 15.000.
È abrogata l’ulteriore detrazione riconosciuta ai percettori di reddito compreso tra i 28mila e i 40mila euro annui.
-
Provvidenze per figli – Istituzione ASSEGNO UNICO UNIVERSALE
Discorso a parte merita l’analisi di tutte le provvidenze erogate per i figli. Per effetto di quanto disposto dalla Legge 46/2021, è stato emanato il D. Lgs 230/2021 che istituisce e regolamenta l’Assegno Unico Universale (Auu).
Da marzo l’AUU:
- sostituirà il premio previsto per le nascite o le adozioni,
- gli assegni per il nucleo familiare,
- il bonus bebè,
- le detrazioni fiscali per i figli sotto i 21 anni.
Quindi sono eliminate tutte le somme oggi riconosciute o anticipate dal datore di lavoro in busta paga e al loro posto viene istituito l’Assegno Unico Universale.
Esso è gestito e pagato direttamente dall’INPS previa domanda presentata direttamente dal singolo lavoratore tramite portale web INPS o tramite patronato.
I datori di lavoro sono pertanto esclusi da queste operazioni.
Le domande possono essere presentate fin da subito. Per le domande presentate dal 1° gennaio al 30 giugno, l’assegno è riconosciuto con effetto retroattivo a decorrere dal mese di marzo nel termine di 60 giorni dalla domanda.
Per le domande presentate dal 1° luglio non si ha diritto agli arretrati.
La normativa sull’assegno unico è in vigore fin da subito tuttavia, come detto, l’erogazione avverrà solo a partire da marzo. Ciò implica uno slittamento in avanti di due mesi delle attuali regole e questo ha portato a identificare l’arco temporale annuo di erogazione del nuovo AUU da marzo a febbraio dell’anno successivo.
L’Assegno Unico Universale spetta a tutte le famiglie che:
- hanno figli fino a 18 anni,
- hanno figli fino a 21 anni se studenti, tirocinanti, con un reddito annuo inferiore a 8.000 euro, disoccupati o in servizio civile universale.
I limiti di età non si applicano in presenza di disabilità del figlio.
L’ammontare dell’AUU è assegnato in base al valore dell’Isee. È quindi opportuno che il lavoratore richiedente produca questa dichiarazione. Essa non è però obbligatoria e se non presentata l’AUU sarà assegnato nella misura minima.
La domanda va inoltrata una sola volta nell’anno, deve riguardare tutti i figli, va integrata in caso di nascite. Da notare che l’assegno unico spetta dal settimo mese di gravidanza.