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Vai alla newsGreen pass obbligatorio | info n. 49/2021
Lo scorso giovedì il Consiglio dei Ministri ha annunciato il varo di un decreto-legge che rende obbligatorio il green pass nei luoghi di lavoro. In attesa di poter leggere la versione definitiva del decreto, anticipiamo le notizie utili alla gestione del nuovo obbligo.
Il green pass diventerà obbligatorio per i lavoratori delle aziende private dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre, termine dell’emergenza.
Aziende coinvolte
Tutte le aziende private a prescindere dalla loro dimensione.
Destinatari
Tutti i lavoratori dipendenti ma anche i collaboratori (cococo, amministratori, ecc.), i lavoratori autonomi (artigiani, partita IVA, ecc.), stagisti, somministrati, formatori, lavoratori in appalto.
Ma anche colf, badanti e baby sitter.
Luoghi
Per l’accesso a qualunque luogo di lavoro, il lavoratore, su richiesta dovrà esibire la certificazione.
Obblighi del Datore di lavoro
Entro il 15 ottobre i datori di lavoro sono tenuti a organizzare le operazioni di controllo del possesso del green pass. Controllo che potrà avvenire anche a campione.
Ove possibile, i controlli devono essere svolti al momento dell’accesso al luogo di lavoro.
Per garantire al meglio l’assolvimento dell’obbligo e porsi nella condizione di poter agire anche disciplinarmente in caso di mancata esibizione (non è ancora chiaro se sia possibile sanzionare per il non possesso), è necessario dotarsi di apposito regolamento da condividere con il personale.
Incaricati del controllo
I datori di lavoro individueranno l’incaricato del controllo il quale dovrà essere dotato degli strumenti e delle informazioni utili alla gestione delle operazioni di monitoraggio.
Soggetti da controllare
Sono i propri lavoratori dipendenti o lavoratori esterni (vedi punto “Destinatari”) che svolgono attività lavorativa all’interno dell’azienda.
Mancanza del green pass
Se il lavoratore non ha il green pass, il datore di lavoro può sospenderlo dalla prestazione lavorativa e non retribuirlo. Non è invece ammesso il licenziamento.
La sospensione, attuabile solo fino al 31 dicembre, durerà fino alla presentazione del green pass.
In assenza del green pass si potrà adottare lo smart working.
Dalle notizie note, non pare sussista però l’obbligo di attuare questa misura organizzativa. Ciò nonostante, se lo smart working è compatibile con la mansione assegnata e con le esigenze tecnico-organizzative aziendali, è consigliabile farne ricorso.
Controllo e sanzioni
I datori di lavoro sono obbligati al controllo e sono passibili di sanzioni.
Parallelamente anche i lavoratori che accedano ai luoghi di lavoro senza possedere il green pass, potranno subire procedure disciplinari oltre ad essere passibili di sanzione amministrativa.
Saranno previste specifiche sanzioni per le aziende che non provvederanno, entro il 15 ottobre, a definire le modalità del controllo o che, in concreto, non effettueranno tale verifica.
È pertanto fondamentale adottare una apposita procedura corredata da incarichi formali per la gestione del controllo.
Siamo a vostra disposizione per supportarvi in questa delicata fase di attuazione.