Minimale, massimale e aliquote 2024 per i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS
Vai alla newsRinvio obbligo di nomina del revisore | info n. 62/2020
Ieri è stata votata la fiducia all’emendamento che in considerazione dell’emergenza sanitaria e delle difficoltà conseguenti, ha proposto il rinvio dell’obbligo di nomina del revisore.
Dunque è ormai definito che con la conversione del “decreto rilancio” l’obbligo di nomina del revisore slitta al momento di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2021, quindi nel 2022.
Ricordiamo che l’obbligo di nominare il revisore interessa le società a responsabilità limitata e le società cooperative costituite in forma di Srl, che per due esercizi consecutivi superano almeno uno dei seguenti limiti:
• totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4 milioni di euro;
• ricavi delle vendite e delle prestazioni: 4 milioni di euro;
• numero dei dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità.
I bilanci di riferimento saranno quindi 2020 e 2021.
Le società che approvando il bilancio chiuso al 31/12/2019 hanno nominato il revisore, si trovano ora nella condizione di valutare se mantenerlo o revocarlo. Difatti l’insussistenza dell’obbligo costituisce una giusta causa di revoca.
Ricordiamo che la presenza del revisore, se scelto adeguatamente comporta tutta una serie di vantaggi importanti per la società perché di fatto si tratta di una figura che oltre ad alleggerire la responsabilità dell’organo amministrativo, strategicamente può affiancare il management dando un importante valore aggiunto nella gestione imprenditoriale.
Va da sé che chi si è semplicemente adeguato ad un obbligo normativo è legittimato ad evitare un costo superfluo, se l’incarico si limita al rispetto del dettato normativo senza fornire nulla oltre al controllo.