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Legge di bilancio 2025, novità in materia di lavoro | info n. 4/2025

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Di seguito forniamo una sintesi delle principali novità previste dalla Legge di Bilancio 2025 in materia di lavoro.

CONGEDO PARENTALE

La Legge di Bilancio 2025 interviene nuovamente sul tema del congedo parentale stabilendo l’innalzamento dell’indennità per il congedo parentale.

La novità prevede il riconoscimento di una indennità pari all’80% della retribuzione nel limite di 3 mesi, in alternativa tra i genitori e solo per i periodi di congedo richiesti entro il 6° anno di vita del bambino (o di ingresso in famiglia in caso di adozione/affidamento).

Tale disciplina si applica ai soli lavoratori dipendenti e, nello specifico, alla madre o, rispettivamente, al padre che terminino il periodo di congedo di maternità (obbligatorio) o di paternità (obbligatorio o alternativo) successivamente alla data del 31 dicembre 2024.

Si attendono indicazioni da parte dell’INPS per l’applicazione.

DECONTRIBUZIONE LAVORATRICI MADRI

È stato confermato con alcune modifiche l’esonero contributivo parziale a favore delle lavoratrici madri.

Si tratta di una misura prevista in favore delle lavoratrici dipendenti che si applica alla quota dei contributi previdenziali IVS a carico della lavoratrice.

I requisiti per ottenere l’esonero sono:

  • Essere madre di 2 o più figli;
  • Avere una retribuzione o un reddito imponibile a fini previdenziali non superiore a 40.000 euro su base annua.

L’esonero spetta fino al mese in cui il figlio minore compirà 10 anni di età ovvero, dall’anno 2027, se la lavoratrice è madre di 3 o più figli, fino al mese in cui il figlio minore compirà 18 anni.

Tale misura non si applica per gli anni 2025 e 2026 in favore delle madri lavoratrici con 3 o più figli al quale è stata applicato l’esonero introdotto con la Legge di Bilancio 2024.

Per rendere applicabile l’esonero è necessario attendere l’adozione del decreto ministeriale attuativo.

ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE AZIENDE DEL MEZZOGIORNO

A sostituzione della misura denominata “Decontribuzione Sud”, la Legge di Bilancio 2025 introduce un nuovo esonero contributivo a favore dei datori di lavoro privati (escluso il settore del lavoro agricolo e del lavoro domestico) che impiegano lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria.

L’esonero spetta alle:

  • Microimprese e piccole e medie imprese (aziende con meno di 250 dipendenti): nel rispetto del limite de minimis previsti dal Regolamento UE n. 2831/2023;
  • Imprese che non rientrano nella definizione al punto precedente: se il datore di lavoro, al 31 dicembre di ogni anno, dimostra un incremento occupazionale rispetto all’anno precedente relativo ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Per poter applicare l’esonero a questa casistica è necessario attendere l’autorizzazione della Commissione Europea.

La misura prevede per l’anno 2025 l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali (esclusi premi e contributi dovuti all’INAIL) nella misura del 25% per un importo massimo di 145 euro su base mensile per 12 mensilità e per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2024.La percentuale di agevolazione riconosciuta decrescerà gradualmente per gli anni successivi fino all’anno 2029.

BONUS PER LE NUOVE NASCITE

Per incentivare la natalità, è stato introdotto un bonus una tantum di importo pari a 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025.

L’importo verrà erogato dall’INPS nel mese successivo a quello di nascita/adozione previa presentazione della domanda da parte dell’interessato.

Il bonus spetta ai richiedenti che rispettino i seguenti requisiti:

  • Il valore dell’ISEE del nucleo familiare di appartenenza del richiedente non sia superiore a 40.000 euro;
  • Il richiedente sia residente in Italia e rientri nelle categorie di cittadinanza, permesso di soggiorno o legame familiare indicate dalla norma.

Al momento, si attendono indicazione dall’INPS su come procedere alla presentazione della domanda.

AMMORTIZZATORI SOCIALI

La Legge di Bilancio 2025 è intervenuta prorogando diverse misure di sostegno al reddito. Le più rilevanti sono:

  • CIGS per cessazione di attività: la misura è stata prorogata per l’anno 2025 e prevede il riconoscimento di un trattamento straordinario di integrazione salariale per le imprese che cessano l’attività produttiva. Tale trattamento spetta per un periodo massimo di 12 mesi.
  • CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale: la misura è stata prorogata per il triennio 2025-2027. Per le imprese con rilevanza economica strategica (anche regionale) che presentino gravi problemi a livello occupazionali con esuberi rilevanti nel contesto territoriale è prevista la concessione di un ulteriore periodo di trattamento straordinario di integrazione salariale in deroga ai limiti di durata previsti dalla normativa. L’ulteriore periodo di CIGS può avere durata pari a: 12 mesi in caso di riorganizzazione aziendale o contratto di solidarietà oppure 6 mesi in caso di crisi aziendale.

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