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FRINGE BENEFITS esenti fino a 3.000€ ! info n. 27/2023

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Il Decreto Lavoro prevede, solo per il 2023, l’innalzamento della soglia di esenzione fino ad un massimo di 3 mila euro per i soli lavoratori dipendenti con figli a carico.

Per tutti gli altri la soglia è confermata a 258, 23 euro.

Il fringe benefits può essere riconosciuto solo con retribuzione in natura (esempio auto in uso promiscuo), buoni spesa (o voucher) o servizi. In nessun caso con denaro.

I 3 mila euro possono coprire anche le spese delle utenze del dipendente genitore (gas, luce, ecc).

Il superamento della soglia anche di pochi centesimi determina l’obbligo di pagare tasse e contributi sull’intera cifra.

Trattandosi di fringe benefits, la somma di 3 mila euro può essere erogata secondo il principio “ad personam” cioè senza rispettare criteri di uguaglianza tra lavoratori.

Procedura operativa

Il datore di lavoro, prima di procedere all’erogazione, deve fare attenzione a:

  1. Accertare il diritto del dipendente

Dall’introduzione dell’Assegno Unico per i figli, il datore di lavoro non possiede più tale informazione. È necessario quindi farsi rilasciare apposita dichiarazione di responsabilità.

  1. Perdita del diritto

Attenzione: e se nel corso dell’anno il dipendente perde il figlio a carico?

Il dipendente è tenuto a darne tempestiva comunicazione al datore di lavoro e, quest’ultimo, è obbligato a procedere al versamento di tasse e contributi trattenendo al dipendente quanto da lui dovuto e calcolando e versando la quota contributiva a carico azienda.

  1. Verificare il rispetto della soglia esente

Una volta identificati i potenziali beneficiari, prescelti alla concessione del fringe benefits, il datore di lavoro dovrà provvedere a quantificare quanto già erogato o goduto dal dipendente: auto aziendali in uso promiscuo, polizze infortuni extraprofessionali, assistenza per la compilazione del 730/dichiarazione dei redditi, erogazioni liberali, strenne natalizie e regalie a vario titolo.

  1. Criterio di cassa

La soglia di esenzione vale solo per il 2023. È quindi importante verificare quando il bene o il servizio è entrato nella sfera patrimoniale del dipendente. Non importa la data di acquisto effettuato dal datore di lavoro.

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