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Fondi per la formazione continua | info 45/2017

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I datori di lavoro che hanno alle loro dipendenze lavoratori subordinati versano all’INPS un contributo destinato a finanziare il fondo per la disoccupazione involontaria.

Dal 2003, i datori di lavoro possono chiedere all’INPS di trasferire parte di questo contributo – pari allo 0,30% – ad un Fondo Interprofessionale.

Chi non effettua questa scelta, continua a versare il contributo all’Inps.

Chi invece decide di aderire ad un fondo, sceglie di trasferire lo 0,30%. E’ una scelta che non comporta nessun aggravio di costi per l’impresa. Consente invece di ottenere formazione a costo zero o comunque a costi inferiori rispetto al mercato libero.

Il contributo dello 0,30% è dovuto per tutte le categorie di lavoratori compresi i dirigenti, i quadri, gli apprendisti e, più in generale, per tutti i dipendenti aventi rapporti di lavoro a tempo determinato o indeterminato.

L’adesione ad un fondo di formazione si effettua attraverso il flusso UniEmens. E’ sempre possibile revocare l’adesione o passare ad altro fondo.

E’ importante scegliere il fondo di formazione non semplicemente in base al settore di attività dell’ azienda ma avendo valutato tutti gli aspetti che caratterizzano i singoli fondi.

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